La lambretta di Gubbioli

Posted in Funny by midbar on 27/11/2005 22:46

foto 20minutos.es - reuters … Non fu facile salire in quattro sulla lambretta di Gubbioli. Cocosecco era molto grasso: col sedere debordava di un mezzo metro abbondante dal sellino e, cosa più grave, copriva la targa. Per ovviare all’inconveniente fu necessario legarlo con due tiranti, e dipingergli sulle chiappe BO/360599. Gubbioli gli si sedette sulla pancia, ma al momento di partire si accorse che non arrivava col piede al freno. Allora Rapezzi si raggomitolò sulla pedanina con la testa sul pedale, e Gubbioli schiacciandolo dolcemente su un orecchio disse che così poteva andare. Truzzi si sedette davanti, sul parafango, come una scimmia sul banano. Il tutto era equilibrato perfettamente per cui, disse Gubbioli, non avremo problemi, perchè questa è una gran lambretta.
La partenza, però, fu difficoltosa, perchè il carico era di sei quintali esatti. Cocosecco spingeva con i piedi e Rapezzi con le mani, ma la lambretta non andava in moto. Gubbioli decise di partire in discesa. Dopo venti metri, la lambretta si avviò; dopo cinquanta la velocità era già sui settanta orari. Al termine della discesa i quattro si immisero nella circonvallazione a una velocità calcolabile intorno ai duecentotrenta chilometri all’ora. Alla prima curva Gubbioli urlò: “piegatevi” e Cocosecco strisciò sull’asfalto con rumore di cotoletta che frigge. Al semaforo, malgrado Gubbioli premesse come un pazzo la testa di Rapezzi, la lambretta continuò ad acquistare velocità e si fermò prima del rosso, ma tre semafori dopo.

[Bar Sport - Stefano Benni]

One Response to “La lambretta di Gubbioli”

  1. Massimo Morelli Says:

    Ah, Bar Sport.

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