Amnesty - Rapporto annuale 2006

Posted in General by midbar on 23/05/2006 22:09

E’ stato pubblicato il rapporto annuale 2006 di Amnesty International.

Il quadro che emerge dal Rapporto Annuale di Amnesty International, è quello di “un anno pieno di contraddizioni, durante il quale segnali di speranza per i diritti umani sono stati indeboliti dagli inganni e dalle false promesse dei governi che hanno più voce in capitolo”. I governi che hanno potere stanno giocando in modo pericoloso con i diritti umani. Il punteggio ottenuto, attraverso il proseguimento dei conflitti e il crescendo di violazioni dei diritti umani, è sotto gli occhi di tutti. […]

[via Amnesty Italia]

Wrong Guy

Posted in Funny by midbar on 18/05/2006 19:23

Wrong GuyDivertente scambio di persona durante un’intervista a BBC News 24.

Guy Goma, un tecnico informatico che si era presentato ad un colloquio di lavoro alla BBC, viene scambiato per l’ospite atteso a BBC News 24: Guy Kewney, direttore di Newswireless.net

Molto divertente il video nel momento in cui il “ragazzo sbagliato” si rende conto dello scambio e, facendo finta di nulla, risponde alle domande dell’ intervistatrice.

[via Repubbica.it]

Una giustizia senza pace

Posted in General by midbar on 17/05/2006 19:13

Remota iustitia quid sunt regna nisi magna latrocinia? / Abbandonata la giustizia, a che si riducono i regni, se non a grandi latrocini?”
(S.Agostino - De civitate Dei)

Anche nella “Pacem in Terris” di papa Giovanni XXIII, facendo appunto riferimento a S.Agostino, emergeva con forza la questione della giustizia, riferimento primario per le comunità politiche (Pacem in terris, 51.).
A questo punto mi chiedo:
“Ma la Giustizia nella politica italiana che peso ha?
Vabbè gli equilibri all’interno di una coalizione, ma passare il Ministero della Giustizia dalle mani di un Roberto Castelli alle mani di un Clemente Mastella come si giustifica?”

Non faremo prigionieri

Posted in General by midbar on 11/05/2006 20:08

Non so com’è, ma da un mese a questa parte, per un motivo o per un altro, queste parole continuano a ronzarmi nelle orecchie.
Non faremo prigionieri

«Non faremo prigionieri» promise ai suoi Cesare Previti alla vigilia del voto nel 2001, ma l’aveva già detto nel ’94 e ancora nel ’96, per lui è come un’ossessione. Infatti, per quanto è stato in loro prigionieri non ne hanno fatti, si sono presi tutto ciò che potevano ed anche qualche cosa di più.
[L’Espresso]

[…]la quarta sezione penale del Tribunale di Milano lo condanna a undici anni di carcere. E a un risarcimento da far tremare i polsi. Anche i suoi. Nell’ennesima richiesta di ricusazione, la penultima di una infinita serie, il ricco e potente avvocato Previti avverte: una sentenza di condanna può portare danni irreparabili alla mia immagine e anche al mio patrimonio. Che è di tutto rispetto.
[La Repubblica.it - (articolo del 22/11/2003 - condanna, in questi giorni, ridotta a sei anni e con gli arresti domiciliari, grazie alla SalvaPreviti)]

Un sogno

Posted in General by midbar on 05/05/2006 00:05

Ho fatto un sogno, la scorsa notte, era strano ed è per questo che lo ricordo, non succede mai di ricordare sogni.

Nel sogno camminavo, percorrendo un sentiero, stretto, in salita. Questo sentiero saliva sul bordo di un monte. Quel monte era enorme, non si vedeva nè la cima nè la base.

Mentre camminavo mi imbattei in uomini carichi di enormi fardelli che, piangendo, sembravano dire “più non posso…”.

Profondamente turbato mi avvicinai ad uno di loro e chiesi dove fossimo e chi fosse lui, il cui volto pareva familiare.

La risposta, incredibile, fu la seguente:
“Questo monte si chiama Purgatorio, e la colpa degli uomini che qui vedi fu, in vita, la superbia. Estrema.”

“Ma tu chi sei? Chi fosti?” - domandai nuovamente.

“Il mio nome non dirò, ma sappi che in Italia fui ministro. Pur essendo ingegnere, amministrai la Giustizia. Alla grazia di alcuni mi opposi fermamente e con durezza. Schiavo, invece, mi rivelai nei confronti di una nazione potente e belligerante, opponendomi alle richieste di estradizione di uomini che avevano ammazzato chi aveva fedelmente servito il proprio paese.”

“Ti riconosco” - risposi - “Ma come mai il tuo lamento supera il pianto degli altri tuoi compagni?”

“Le mie pene avranno fine soltanto quando coloro ai quali sempre opposi la concessione della grazia saranno convocati alla presenza di nostro Signore. Allora sarà loro chiesto quando e se potrò essere liberato.”

“E dunque?” - ribattei, insofferente.

Rispose: - “Per me le possibilità sono due:
- avevo ragione in vita. Feci bene a impormi  nel non concedere la grazia: l’inferno è quanto spetta loro e quindi questa mia sofferenza non avrà mai fine.
- avevo torto e, prima o poi, giungeranno in Paradiso. In questo caso so che, ohi superbia…, non mostreranno la stessa mia durezza e stupidità. Ma la superbia, che ancora mi possiede, rende inaccettabile alla mia coscienza questa possibilità!”

Nel momento stesso in cui costui si volgeva per riprendere il cammino, udii le voci degli altri. Recitavano il Padre Nostro: “…RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI ABBIAMO RIMESSI AI NOSTRI DEBITORI…”

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