24 Marzo 1944 - Fosse Ardeatine
E’ obbligo ricordare.
…
Meditate che questo è stato:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
…
[post di qualche tempo fa]
E’ obbligo ricordare.
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Meditate che questo è stato:
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
…
[post di qualche tempo fa]
Salò, una Legge contro la Storia
Appello degli storici
Ecco l’appello di numerosi storici italiani contro la legge sullo status di militari combattenti ai seguaci della Repubblica sociale italiana
La maggioranza parlamentare di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi ha portato in parlamento e sta per approvare il disegno di legge n.224, presentato dai parlamentari di Alleanza Nazionale, che in soli due articoli rovescia il senso della Resistenza e della contrapposizione tra i giovani che scelsero di lottare contro i tedeschi occupanti, il terrore nazista e i fascisti della «repubblica sociale» e quelli che all`opposto decisero di arruolarsi nelle file dell`esercito di Salò e combatterono per venti mesi contro i partigiani e gli alleati angloamericani.
Il disegno di legge stabilisce che ai soldati e agli ufficiali che militarono nell`esercito della «repubblica sociale italiana» deve essere riconosciuto lo status di militari combattenti equiparato a «quanti combatterono nei diversi paesi in conflitto durante la seconda guerra mondiale».
Si mette così sullo stesso piano la scelta di chi ha lottato e versato il proprio sangue per costruire in Italia la democrazia parlamentare e la giustizia sociale, e quella di chi non solo non ha rinnegato gli obiettivi politici e ideologici della dittatura fascista, ma ha ritenuto di poter condividere la visione hitleriana e razzista dell`Ordine nuovo nazista, simboleggiato dall`orrore di Auschwitz.
È il primo passo per ottenere che ai fascisti di Salò vengano concesse medaglie al valor militare e decorazioni per la battaglia sostenuta con i nazisti contro l`indipendenza nazionale dell`Italia, contro la democrazia e la libertà.
Invitiamo l`opposizione parlamentare e l`opinione pubblica democratica del nostro paese a reagire con tutti i mezzi per impedire che questo rovesciamento di valori sia sancito dal Parlamento e diventi legge dello Stato. Qui non si tratta, come é giusto, di rispettare i caduti di ogni colore, ma di difendere i valori della Resistenza e della lotta di Liberazione e i principi fondanti della Repubblica e della Costituzione contro una maggioranza che vuole sradicare le basi stessi della nostra convivenza civile e della nostra identità democratica.
Hanno già aderito all`appello
Daniela Adorni, Aldo Agosti, Bruno Anatra, Massimo Baioni, Francesco Barbagallo, Ornella Bianchi, Bruno Bongiovanni, Camillo Brezzi, Franco Carboni, Sandro Carocci, Carlo Felice Casula, Enzo Cervelli, Enzo Collotti, Pietro Corrao, Claudio Della Valle, Giovanni De Luna, Giancarlo Jocteau, Maria Ferretti, Vincenzo Ferrone, Roberto Finzi, Massimo Firpo, Patrizia Gabrielli, Marco Galeazzi, Benedetta Garzarelli, Raffaele Licinio, Fiamma Lussana, Sergio Luzzatto, Luisa Mangoni, Aldo Mazzacane, Brunello Mantelli, Guido Melis, Giovanna Merola, Giovanni Miccoli, Giovanni Murgia, Claudio Natoli, Adolfo Pepe, Rossano Pisano, Giuliano Procacci, Leonardo Rapone, Giuseppe Ricuperati, Maurizio Ridolfi, Giuseppe Sergi, Simonetta Soldani, Gianfranco Tore, Francesco Tuccari, Rosario Villari, Giovanni Vitolo, Albertina Vittoria
Chi vuole aderire all`appello può scrivere a Nicola Tranfaglia, Dipartimento di Storia, Università di Torino, via S. Ottavio 20 (email nicola.tranfaglia@unito.it).
[via proteo fare sapere]
Internazionale 18 / 24 marzo 2005 n. 582 pag. 17
Numero di vittime dall’inizio della seconda intifada (28 settembre 2000).
Dati aggiornati alle 16 del 16 marzo 2005.
Tra le vittime palestinesi sono inclusi i kamikaze, mentre non sono conteggiate le persone accusate di collaborazionismo e uccise da altri palestinesi.
Palestinesi 3.683
Israeliani 986
Altre vittime 74
Totale 4.743
Internazionale 18 / 24 marzo 2005 n. 582 pag. 16
Numero di vittime dall’inizio della guerra in Iraq (12 marzo 2003)
Dati aggiornati alle 16 del 9 marzo 2005.
Iracheni 16.389 – 18.670
Americani 1.518
Altre vittime 176
[via Diari e altro]
Oscar Romero, il prete, il vescovo conservatore, amico dei potenti, che ad un certo punto della sua vita si convertì alla causa dei poveri, fu ucciso il 24 Marzo 1980 da uno dei soldati degli squadroni della morte che quotidianamente uccidevano contadini poveri ed oppositori del regime. Durante l’omelia, nella Messa domenicale del giorno precedente, aveva lanciato ai soldati questo appello:
Io vorrei lanciare un appello in modo speciale agli uomini dell’esercito, e in concreto alle basi della Guardia Nazionale, della polizia, delle caserme. Fratelli, che fate parte del nostro stesso popolo, voi uccidete i vostri stessi fratelli contadini! Mentre di fronte a un ordine di uccidere dato a un uomo deve prevalere la legge di Dio che dice: Non uccidere !
Nessun soldato è obbligato a obbedire a un ordine che va contro la legge di Dio. Una legge immorale, nessuno è tenuto a osservarla. È ormai tempo che riprendiate la vostra coscienza e obbediate alla vostra coscienza piuttosto che alla legge del peccato. La Chiesa, sostenitrice dei diritti di Dio, della dignità umana, della persona, non può restarsene silenziosa davanti a tanto abominio(…) In nome di Dio, e in nome di questo popolo sofferente, i cui lamenti salgono ogni giorno più tumultuosi fino al cielo, vi supplico, vi prego, vi ordino: basta con la repressione!
Il 24 Marzo 1980, mentre stava celebrando Messa, un soldato gli sparò colpendolo al cuore. Il suo sangue si mescolò al vino che stava offrendo proprio nel momento dell’Offertorio.
Il 25° anniversario della morte cade proprio il Giovedì Santo: il giorno in cui i Cristiani ricordano l’istituzione dell’Eucarestia.
Oggi, a pochi giorni dall’anniversario, dopo anni di blocco perchè sospettato di essere troppo vicino alle teorie marxiste della teologia della liberazione, è stata riaperta in Vaticano la causa di beatificazione.
Aveva detto: “Se mi uccideranno risorgerò nel popolo salvadoregno”, e il popolo, dal giorno della sua morte, lo chiama “San Romero d’America”.
Due notizie “fresche” dal Brasile:
Brasile: 86/enne arrestata con una tonnellata di marijuana
Era a capo di una banda di narcotrafficanti a Bahia.
(ANSA) - SAN PAOLO, 10 MAR - Vecchietta di 86 anni arrestata in Brasile: era una dei principali boss della droga a Bahia. La donna ha negato ogni cosa anche se la polizia ha trovato una tonnellata di marijuana compressa nelle cantine della sua ‘fazenda’ del Nord-Est brasiliano. La zona fra Bahia e Pernambuco e’ considerata uno dei poli mondiali del traffico di marijuana. La regione e’ tanto pericolosa che persino le cartine stradali brasiliane sconsigliano di transitarvi.
[via VIRGILIO News]
La donna più vecchia del mondo ha 125 anni ed è brasiliana. Maria Olivia Da Silva è la donna più longeva del mondo e ha celebrato il suo compleanno lo scorso 28 febbraio.
[via Repubblica.it]
Chissà se si frequentano… magari si fanno visita e prendono il the insieme.
Volendo tenere aggiornate le considerazioni fatte tempo fa, segnalo l’aggiornamento della classifica dei più ricchi fornita da Forbes.
Andando a citare http://notizie.virgilio.it/informazione/classifica/articolo.html?cart=11617463:
…Silvio Berlusconi si riconferma anche per quest’anno tra i “Re Mida” mondiali, vedendo addirittura aumentare il suo patrimonio di due miliardi di dollari dall’anno scorso. Il presidente del Consiglio si piazza al 25esimo posto nella classifica, con 12 miliardi di dollari…
mi chiedo “due miliardi in più rispetto all’anno prima? ma come fa? e in questo periodo di crisi dell’economia? che tragga qualche vantaggio dalla sua carica istituzionale? mmmh…”
Il 12 Marzo 1930 Gandhi dà inizio alla storica marcia del sale.
Il governo inglese aveva posto una tassa sul sale che, essendo questo una materia prima di fondamentale importanza, andava a colpire pesantemente tutta la popolazione indiana con particolare peso a danno dei più poveri. Gandhi e i suoi collaboratori (o meglio amici, compagni, conviventi) partirono dalla loro fattoria che erano circa una dozzina, attraversarono a piedi centinaia di chilometri e arrivarono alle saline che erano diversi milioni.
Avendo precedentemente avvisato le autorità del loro gesto di disobbedienza nonviolenta, si avviarono in marcia verso le saline. In cammino disarmati, ordinatamente e col sorriso sulle labbra, andavano incontro alla polizia, sul luogo per sedare la rivolta. Nonostante i duri colpi, i numerosi feriti e la violenza delle autorità, i cittadini continuavano ad avanzare silenziosi, a subire il trattamento senza reagire in alcun modo, senza neanche difendersi. Dopo un po’ la polizia si arrese di fronte ad una fiumana di gente che continuava ad avanzare senza paura. Fu lo stesso comandante ad ammettere, a posteriori, il senso di impotenza di fronte a quella moltitudine, che coglieva impreparati gli agenti generalmente avvezzi a ben altro tipo di proteste popolari.
[via wikipedia]
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