Il piccolo mondo dei cda italiani
A chi appartengono le aziende? A chi le dirige o a un contesto più esteso formato dai lavoratori e dai clienti?
E che potere reale esercitano oggi queste categorie? ZERO.
Le aziende sono gestite da amministratori delegati, eletti da consigli di amministrazione, che, a loro volta, sono nominati dagli azionisti.
Nei consigli di amministrazione c’è sempre il solito giro di persone che occupano tre, quattro, cinque poltrone…
Gli amministratori delegati e i presidenti rappresentano spesso gli interessi (e per questo sono eletti) dei rappresentanti di una quota di minoranza della proprietà.
La maggioranza, costituita dai piccoli azionisti è ridotta a parco buoi.
[da Il blog di Beppe Grillo ]
Nel post di Beppe Grillo si citava un rapporto secondo il quale tale fenomeno è riconducibile ad una nuova teoria scientifica che da pochi anni, in seguito ad un articolo pubblicato su Nature nel giugno 1998, si è sviluppata e sta coinvolgendo numerosi ricercatori che lavorano su differenti discipline.
La teoria del Piccolo Mondo sostiene che una qualunque persona nel pianeta è separata da ogni altra da un numero limitato di relazioni. In altri termini, chiunque può contattare una persona sconosciuta attraverso una catena formata da pochissime relazioni. La regola è applicabile ad ogni contesto di rete, e quindi anche alla rete formata dai consigli di amministrazione. Tale teoria è spiegata in un bellissimo libro divulgativo che affronta il tema e che avevo già citato in un post di qualche tempo fa: NEXUS di Mark Buchanan, sottotitolo: “perché la natura, la società, l’economia, la comunicazione, funzionano allo stesso modo”.